Yesterday's Papers: La florida stagione dell'industria bellica di Carla Filosa

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Edizione del 03 aprile 2025
(a seguire GR100 a cura di Mario Azzolini)

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 Stagione florida per l’industria bellica, dove a guadagnare sono le maggiori centralizzazioni di capitali che più o meno si identificano con gli stati di Russia, Cina, Usa, Turchia, oltre alcuni europei. 

“Riarmo” o “Difesa” sembrano gli obiettivi portanti di un’Europa che si scopre non adeguatamente imperialista per competere con l’aggressività necessaria a una resa dei conti di un’accumulazione mondiale in discesa continua. 

La democrazia va demolita insieme ai diritti costituzionali se il modo di produzione basato sullo sfruttamento lavorativo ha bisogno di guerre per sopravvivere. 

Ma anche queste avviano nuove contraddizioni sempre più difficilmente gestibili su piani politici rozzamente formati. 

La coscienza generalizzata della necessaria razionalizzazione, nel superamento di questa forma negativa dello sviluppo umano, potrebbe però determinarsi nella scia delle specifiche contraddizioni di questo modo di produzione non più solo da legittimare acriticamente.

Ascolta anche Interviste Scomode: I fondi pensioni verso il "riarmo" con Mauro Del Corno (Fatto Quotidiano)

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