La Barricata: "La scuola scende in piazza", le ragioni dello sciopero con Giulia Bertelli (CUB SUR Torino)
Le ragioni dello sciopero
La recente decisione della Commissione UE di deferire l'Italia alla relativa Corte di Giustizia per abuso di precariato nel comparto scuola è tale da aprire spazi per l'iniziativa del personale precario e non.
Come rileva la Commissione Europea, l'Italia continua a non adottare "le norme necessarie per vietare la discriminazione in merito alle condizioni di lavoro e l'uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato", senza dimenticare il fatto che le retribuzioni dei colleghi precari non prevedono alcun riconoscimento dell'anzianità di servizio, cosa che costituisce un'evidente disparità rispetto agli insegnanti assunti a tempo indeterminato.
Infine, come se non bastasse, anche quest'anno il folle meccanismo dell’algoritmo -caratterizzato da assenza di trasparenza sia nell’elaborazione che nella scelta delle sedi- ha continuato a produrre disastri.
Contro questa situazione indecente si è sviluppata fra agosto e settembre nella provincia di Torino, ma la cosa è avvenuta in molte città, una vivace mobilitazione di diversi settori dei precari e delle precarie della scuola con presidi assai partecipati di fronte all'USP e all'USR.
Soprattutto il 12 ottobre abbiamo dato vita, grazie all'unità fra coordinamenti dei precari e delle precarie della scuola e sindacati di base, a un'importante manifestazione sulla base di una piattaforma condivisa. Siamo, infatti, consapevoli del fatto che la situazione delle precarie e dei precari colpisce la scuola nella sua interezza ed è solo uno degli aspetti di una deriva che sta devastando l'intera istruzione pubblica.
Si è partiti con l'aziendalizzazione per arrivare al PNRR, con l'alternanza scuolalavoro per arrivare agli esperti esterni in cattedra, il tutto condito con Intelligenza Artificiale e progressivo annientamento dei saperi.
Un'altra scuola è possibile? Decisamente sì e per realizzarla per quel che riguarda la situazione del precariato ci battiamo :
– per la stabilizzazione del corpo docente, percorsi abilitanti accessibili a tuttə, la trasparenza del sistema di reclutamento
– contro le assurdità e le ingiustizie determinate dall'uso dell'algoritmo, contro la mercificazione dei titoli di accesso e della formazione tutta.
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