Yesterday's Papers: Che succede in Romania? TIk-tok gate e manipolazione elettorale di Michela Arricale

Edizione del 03 marzo 2025

(a seguire GR100 a cura di Radio100Passi)

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La Romania, membro dell’UE dal 2007, ha visto una crescita dei partiti sovranisti e populisti, specialmente dopo l’inizio della guerra in Ucraina. 

Il protagonista della crisi è Cecil Georgescu, un candidato indipendente con posizioni contro la guerra e anti-privatizzazioni, ma con legami con l’estrema destra. 

Al ballottaggio, avrebbe dovuto sfidare Elena Lasconi, altra candidata indipendente, ma più moderata e pro-UE. 

Tuttavia, la Corte Costituzionale ha annullato il voto, accusando ingerenze straniere a favore di Georgescu, il cosiddetto "TikTok Gate": una presunta manipolazione degli algoritmi da parte della Cina. 

L’UE ha sostenuto il provvedimento e invocato il Digital Services Act.

Pochi giorni fa, un’inchiesta ha rivelato che la campagna social incriminata era stata in realtà finanziata dai liberali, gli stessi che avevano denunciato le interferenze. 

Tuttavia, nonostante la smentita del coinvolgimento di potenze straniere, le elezioni non saranno ripristinate, ma rifatte a maggio 2025. 

Inoltre, mentre depositava la sua nuova candidatura, Georgescu è stato trattenuto per quattro ore e risulta coinvolto in un’indagine in rem, cioè senza indagati specifici, un meccanismo che solleva dubbi sullo stato di diritto.

Le proteste contro l’annullamento si moltiplicano, mentre il presidente ad interim si è dimesso. 

Il caso ha ripercussioni più ampie: Trump contro l’Unione Europea come istituzione, la pratica di rapporti negoziali bilaterali con i singoli paesi, soprattutto con gli attori a lui più affini.  

D’altronde è questo il vero gattopardo, dove tutto cambia per non cambiare mai. Con l’affermazione delle correnti euroscettiche si va concretizzando la riorganizzazione politica dell’europa, il riallineamento agli interessi degli stati uniti. 

Gli Stati Uniti cambiano, ma perché l’alleanza possa continuare deve cambiare anche l’Europa ed adeguarsi al nuovo corso.

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