Yesterday's papers: Il governo dei ricchi, secondo l'Istat.
Da alcuni decenni ormai, grazie anche alle periodiche stime di Oxfam e alle pubblicazioni popolari di Thomas Piketty, la discussione sulle disuguaglianze ha superato ampiamente le barriere delle pubblicazioni scientifiche finendo all'interno del dibattito pubblico.
Come è ovvio che sia, si fa di tutto per collocare il tema su un piano emotivo e morale, scansando il rischio che qualcuno si accorga che i rapporti distributivi siano esattamente il riflesso dei rapporti di produzione e dunque di classe.
In altre parole, si evita di ammettere - nonostante l'evidenza - che le disuguaglianze siano un presupposto del sistema di capitale come di tutti i sistemi basati su dominio di classe.
Molta enfasi si pone sugli strumenti redistributivi che gli stati possono avere per attutire questa tendenza immanente: in particolare, quello italiano si è storicamente contraddistinto per una buona efficacia nel limare le iniquità emergenti dai redditi di mercato, soprattutto attraverso una buona fornitura di servizi, corrispondente al salario indiretto.
Come ogni anno, l'Istat valuta come i singoli governi agiscono da questo punto di vista.
Per il 2024 ha analizzato le principali misure di politica economica valutando se l'impatto è stato effettivamente redistributivo oppure no.
Diversamente da quello che raccontano i seguaci di Meloni & co., per quanto minimo, complessivamente l'impatto è stato regressivo inducendo un aumento delle iniquità - per quanto minimo - a conferma del fatto che quello attuale è tutt'altro che un governo attento alle fasce più indigenti della popolazione.
Ascolta Yesterday's Papers su www.radiograd.it - dal lunedì al venerdì alle ore 07:50 ed in replica alle 08:50
Ascolta gli episodi precedenti: https://www.mixcloud.com/genres/yesterdaygrad/
Seguici sui nostri canali social:
https://www.youtube.com/@radiograd5686
Commenti
Posta un commento