Yesterday's Papers: Il nuovo Papa e la Rerum Rovarum, di Carla Filosa
Saper discernere tra pace spirituale e pace nel mondo è fondamentale non solo per capire pienamente il messaggio inaugurale di papa Leone XIV, ma soprattutto per dare il giusto contenuto a parole altrimenti fuorvianti, ambigue perché ricche di più significati o sfumature.
Tenere uniti i contenuti e la loro critica con le forme comunicative dev'essere una delle lotte di chi si pone in termini di classe in un mondo di comunicazione mainstream di termini-slogan o vuoti di senso per indurre passività, conformismo silenziato in "teste senza idee" tipico del dispotismo anche sul sapere.
Al nome di Leone XIV si è subito appaiato lo stereotipo della Rerum Novarum di Leone XIII.
Chi ne ha studiato l'impatto storico non può incollarlo ai nostri tempi. Il significato dell'"innovazione" che la Chiesa di allora dette non può coincidere con i propositi dell'oggi, cui daremo tutto lo spazio neccessario, a questo nuovo papa, di esprimere liberamente.
La delegittimazione del Conclave che è stata tramata per la prima volta con esperti dei servizi segreti, ci deve rendere più consapevoli di saper leggere il contesto sia spirituale sia politico di un conflitto perennemente aperto sulle forze distruttive e della convivenza umana possibile.
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