Yesterday's Papers: “Armi e munizioni” dall’Italia a Israele, governo complice del genocidio palestinese



Edizione del 12 maggio 2025
(a seguire Gr100 a cura di Mazio Azzolini)

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L’Italia continua a inviare armi a Israele, e ad ammtterlo è il governo stesso  attraverso la voce della Farnesina, in risposta a un’interrogazione parlamentare del M5S.

E' stato il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli ha comunicare che le nuove licenze sono state sospese, ma le vecchie — quelle concesse prima del 7 ottobre — restano attive e vengono usate per inviare pezzi di ricambio, munizioni, componenti belliche. 

Alquanto bizzarra la giustificazione, infatti l'esportzione sarà “valutata caso per caso” per escludere che le armi possano esere “usato contro i civili”. ROBA DA MATTI

Inoltre secondo la Relazione al Parlamento sull’export di armamenti, nel 2024 l’Italia ha già effettuato 212 operazioni di esportazione verso Israele, per un valore di oltre 4 milioni di euro, mentre  le importazioni di armi da Israele verso l’Italia sono raddoppiate rispetto al 2023, con Tel Aviv che è passata da settimo a secondo fornitore militare del nostro Paese.

Sia chiaro: non lo diciamo noi ma il Governo.

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