Interviste Scomode: Burro, cannoni e nuova geografia economica internazionale con Roberto Romano




a cura della redazione di RadioGrad

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L’aumento della spesa militare delineato dalla NATO, sebbene non abbia natura giuridicamente vincolante si articola in due direttrici principali.

  •  La prima prevede che “entro il 2035, almeno il 3,5% del PIL annuo sarà destinato, secondo la definizione concordata di spesa per la difesa della NATO, a finanziare i requisiti fondamentali della difesa e a raggiungere gli Obiettivi di Capacità della NATO”. 
  • La seconda stabilisce che “l’1,5% del PIL annuo sarà contabilizzato, tra l’altro, per proteggere le infrastrutture critiche, difendere le nostre reti, garantire la preparazione civile e la resilienza, promuovere l’innovazione e rafforzare la nostra base industriale della difesa”.

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