Yesterday's Papers: Nuovo attacco alla Flottilla e il ricordo del "Che", di Alessio Ramaccioni e Rodrigo Rivas
La Freedom Flotilla, la seconda flotta diretta a Gaza in queste settimane, è stata intercettata dalle Forze Armate Israeliane questa notte, verso le quattro. Salpata a fine settembre anche dall’Italia e composta da nove imbarcazioni, questa nuova missione era da poco entrata nella cosidetta “zona rossa”.
La Freedom Flotilla, spedizione organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, navigava alla volta di Gaza con l’obiettivo di rompere l’assedio, aprire un corridoio umanitario e portare degli aiuti: i medesimi obiettivi, umanitari e politici, della Global Sumud Flotilla.
La Freedom Flotilla Coalition è network internazionale di persone appartenenti a campagne di base che organizzano e sostengono azioni dirette, non violente, orientate a contrastare il blocco israeliano della Striscia di Gaza con l’obiettivo di farlo cessare, affinchè il popolo palestinese che vive in quella terra ottenga la dovuta e giusta libertà. Imbarcate sulla Freedom Flotilla 150 persone, provenienti da tutto il mondo.
L’assalto alla Freedom Flotilla riporta la mente al dramma del 31 maggio del 2010, quando una flotta di navi fu assaltata dalle forze speciali israeliane. Il bilancio fu drammatico: sulla nave principale di quella spedizione, la Navi Marmara, battente bandiera turca, furono dieci gli attivisti ammazzati dai militari di Tel Aviv. Il timore era dunque molto forte: al momento non si hanno notizie della sorte dei 150 fermati: è necessario mantenere alta l’attenzione ed il livello di mobilitazione, in modo da assicurare la stessa pressione nei confronti del nostro governo esercitata per la Global Sumud Flotilla.
Non lasciamo soli le compagne ed i compagni della Freedom Flotilla!
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