Yesterday's Papers: Tutti pazzi per i dazi
Infatti, con il pretesto della mancata lotta al flusso di droghe - fentanyl in primis che sta determinando centinaia di migliaia di morti all'anno in Usa - Trump ha deciso di imporre dazi molto pesanti sulle merci provenienti da Cina, Canada e Messico (i primi tre esportatori con gli Usa).
E' importante dire che non è una novità, visto che anche Biden aveva imposto politiche molto pesanti sulle importazioni cinesi, soprattutto per le merci legate al mercato automobilistico.
La reazione della Cina non è stata come al solito scomposta ma giustamente si è concretata in una denuncia al WTO, ossia tenendo in adeguato conto la normativa e le istituzioni internazionali.
Anche il Messico, molto dignitosamente, per bocca della sua presidenta, ha denunciato l'arroganza statunitense, ricordando che ben il 74% delle armi nelle mani dei cartelli della droga in Messico, secondo il dipartimento di Stato Usa, provengono proprio dagli Stati Uniti.
Dunque, così, ha spiegato la pretestuosità di Trump e delle sue politiche che potrebbe generare, oltre a un peggioramento del Pil mondiale, una crescita importante di inflazione all'interno con grandi danni per i salari dei lavoratori Usa.
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